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Omicron neutralizzata da tre dosi di vaccino Pfizer

Farmaci Redazione DottNet | 08/12/2021 14:31

Una versione specifica per l'omicron del vaccino sarà pronta per la consegna entro marzo 2022

La variante Omicron del Sars-CoV-2 è stata neutralizzata da 3 dosi di vaccino. Lo riferiscono Pfizer-BionTech dopo test effettuati in laboratorio, moltiplica fino a 25 volte gli anticorpi. Secondo quanto riporta l'Agenzia Bloomberg la terza dose di vaccino garantisce un livello di protezione simile a quello osservato dopo due dosi contro il virus originale e le varianti finora conosciute.  Tuttavia, i partner hanno affermato di essere fiduciosi di avere una versione specifica per l'omicron del vaccino sarà pronta per la consegna entro marzo 2022.  Lo rendono noto le due aziende in una nota stampa, sottolineando di aver “testato anche altri vaccini specifici per varianti, che hanno prodotto titoli di neutralizzazione molto forti e un profilo di sicurezza tollerabile”. Pfizer e Biontech rendono noto anche di aver avviato in precedenza studi clinici con vaccini specifici per varianti (Alpha, Beta, Delta e Alpha/Delta Mix) e “i dati di questi studi saranno presentati alle agenzie di regolamentazione di tutto il mondo per aiutare ad accelerare il processo di adattamento del vaccino e ottenere autorizzazione normativa o approvazione di un vaccino specifico per Omicron, se necessario”. Le aziende avevano precedentemente annunciato che prevedono di produrre quattro miliardi di dosi del proprio vaccino (BNT162b2) nel 2022 e “questa capacità non dovrebbe cambiare se sarà necessario un vaccino adattato”.

Dal Sudafrica però arrivano notizie meno ottimistiche. La variante Omicron ridurrebbe significativamente gli anticorpi generati dal vaccino di Pfizer e BioNTech, secondo un piccolo studio preliminare condotto nel Paese e pubblicato su medRxiv. Tuttavia, le persone che sono guarite dall'infezione e hanno ricevuto una vaccinazione di richiamo avranno una maggiore protezione. Lo studio preprint, non ancora sottoposto a revisione paritaria e condotto all'Africa Health Research Institute, ha testato 14 campioni di plasma di 12 vaccinati, di cui 6 infettati precedentemente. Il calo di capacità anticorpale di neutralizzare Omicron rispetto al virus originale è stato di 41 volte.

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Intanto è guarito il paziente zero.  "Dopo venti giorni di quarantena resta la sensazione di aver superato una prova molto dura e senza le conseguenze gravi che hanno subito altre persone. E ciò grazie al vaccino, che ci ha fatto stare tranquilli".  Così il manager Eni di Caserta risultato a fine novembre il primo positivo in Italia alla nuova variante sudafricana denominata Omicron; con lui erano risultati positivi ad Omicron anche i due figli, la moglie, la madre, la suocera e una badante. Tutti sono sempre stati in buone condizioni di salute e oggi si sono negativizzati (tranne la suocera); già domani troveranno in piattaforma il certificato di guarigione dal Covid e potranno uscire.

"Da domani potrò tornare a viaggiare - aggiunge il manager - ma in questi venti giorni, oltre all'angoscia e alla spada di Damocle rappresentata dai continui tamponi cui venivamo sottoposti, abbiamo potuto ritrovare la bellezza di stare tutti insieme come non accadeva da tempo. Per chi è abituato a viaggiare, stare venti giorni a casa non è facile, ti genera un senso di oppressione; ma c'è anche un lato positivo, vedere i miei figli quanto erano felici di avermi tutto il giorno in casa; loro sono stati bene, anche perché alla Dad ormai sono abituati. E comunque, ripeto, senza vaccino non saremmo stati mai tranquilli. Per cui spero che anche chi è restio vada a vaccinarsi" conclude il professionista

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